Brevi lezioni sul linguaggio
Federico Falloppa
Lo ricordo come fosse ieri, eppure sono passati più di vent’anni. Era una tersa mattinata di metà giugno, Gianluigi Beccaria, professore ordinario di Storia della lingua italiana all’Università di Torino e – da lì a pochi mesi – relatore della mia tesi di laurea, mi disse con la sua consueta cordialità: «Andiamo a pranzo con Luciana Stegagno Picchio, vuoi venire? Così la conosci…». Di Luciana Stegagno Picchio ignoravo quasi tutto, tranne che fosse una delle più grandi studiose di letteratura portoghese e brasiliana. Ma non dicevo mai di no quando si trattava di poter ascoltare una maestra viva voce. Se poi i maestri a quel tavolo erano due (lei e Beccaria), come avrei potuto rifiutare? Ci andai, a quel pranzo. E mi misi avidamente ad ascoltare: pagine gloriose di storia culturale tra Italia e Portogallo, aneddoti su intellettuali di mezzo mondo, consigli che mai avrei scordato («Se vuoi davvero essere un bravo studioso, costruisci solide amicizie con musicisti e pittori: ti faranno vedere il mondo da altre prospettive», mi disse lei, e le avrei dato ragione negli anni a venire). Le storie che mi colpirono di più furono però quelle su un linguista che conoscevo soltanto per qualche rapida lettura, ma che ancora non avevo veramente incrociato nel mio percorso di studi: Roman Jakobson. La nostra ospite aveva avuto con Jakobson un intenso rapporto personale e professionale tra gli anni sessanta e gli anni ottanta. E Jakobson era da almeno una generazione considerato, insieme a Noam Chomsky, il più grande linguista del ventesimo secolo. Nato in Russia nel 1896, era stato il padre, insieme a Nikolaj Trubeckoj, della linguistica strutturale, che insieme a (anzi, prima di) quella generativa aveva rivoluzionato non solo la linguistica, ma l’antropologia [...]
년:
2019
출판사:
Bollati Boringhieri
언어:
italian
페이지:
213
ISBN 10:
8833932850
ISBN 13:
9788833932859
파일:
EPUB, 2.18 MB
IPFS:
,
italian, 2019